Maschera protettiva per polveri Air-Ace
Maschera protettiva per polveri Air-Ace

In questi ultimi tempi abbiamo imparato a convivere con un DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) ben noto a chi lavora il legno: la famigerata maschera antipolvere FFP2 o FFP3. Tutti siamo concordi nel dire che all’aumento delle proprietà filtranti aumentano i disagi. L’aria in entrata è ostacolata dalle maglie strette del filtro e quella in uscita, nei modelli sprovvisti di valvole, crea un fastidioso ristagno e l’impossibilità di indossare occhiali senza che si appannino. Cercando di trovare una soluzione a questi problemi siamo incappati in un prodotto importato da Ferramenta Trifiletti. Ve lo diciamo subito; a prima vista sembra ingombrante e quasi scomodo. Molto migliori le sue prestazioni alla prova pratica. Trovate tutto nel prossimo paragrafo.La maschera è costituita da due corpi per un peso complessivo è di 320 grammi; un dato che rientra nella media dei modelli più elaborati. La vestibilità è affidata ad un solo elastico che, tramite un doppio giro, passa dietro al collo e sul capo. Una linguetta a doppia clip permette, con un unico movimento, di adattarne la tensione. Il corpo interno è costituito da una maschera naso- bocca in silicone anti allergico che si adatta bene alla conformazione del viso senza troppo premere sul naso. Il problema cui accennavamo sopra, quello dell’ostacolo al flusso in entrata, è risolto invece mediante l’aumento della superficie filtrante. Il panno-filtro viene consegnato in una busta sigillata contenuta, insieme a descrizione e istruzioni, in una confezione riutilizzabile per riporre la maschera quando non in uso. Il filtro ha una discreta longevità e può essere messo in lavatrice per due o tre volte. Ovviamente il produttore rende disponibili i ricambi (FFP2 e FFP3), così da poter continuare ad utilizzare il dispositivo durante i lavaggi.

La AIR ACE nella sua confezione-custodia. Sul fronte dell’elemento in silicone si trova una coppia di valvole monodirezionali che permettono il flusso libero solo in uscita, impedendo così ai vapori di fuoriuscire in altre direzioni e di causare appannamenti alle lenti degli occhiali.

Veniamo ora a quello che ci è sembrato un punto debole della maschera: la riduzione della visibilità quando lo sguardo è rivolto verso il basso. Anche questa si è rivelata solo un’impressione. In effetti non vi sono problemi differenti rispetto ad altri modelli. Anzi, rispetto a quelli dotati di filtri laterali, la situazione sembra migliore. Certo, come tutte le maschere, è un’appendice innaturale che va scelta in base alle proprie preferenze. Però contare su un modello in più non fa mai male!
                                                                       
La parte frontale della maschera ospita un panno con una superficie di circa 30x8cm che equivale a 240 centimetri quadrati. Misurando a spanne, siamo più del doppio rispetto ad una mascherina standard monouso I benefici si avvertono fin da subito e sono maggiormente apprezzabili non appena il respiro si fa più frequente e concitato.
                                                                                                                     



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