AFFILATURA DEGLI UTENSILI PER INTAGLIARE IL LEGNO
AFFILATURA DEGLI UTENSILI PER INTAGLIARE IL LEGNO

La tecnica per affilare le sgorbie da intaglio e gli utensili a "V" è diversa rispetto a quella utilizzata su utensili come i ferri delle pialle e gli scalpelli per il legno: l'acciaio è più sottile e l'angolo di affilatura è inferiore, quindi l'operazione di affilatura è più delicata. Spesso la levigatura può essere sufficiente per ritoccare il tagliente.

Al contrario di ciò che avviene per un ferro da pialla, in cui l’affilatura si effettua su un bisello piatto, in una sgorbia, che presenta un tagliente sottile e convesso, la superficie di contatto con la mola è limitata. L’area dell’affilatura in effetti è una linea, mentre per gli altri utensili è un rettangolo. Quindi la pressione può risultare molto elevata, anche se con le mani si esercita una forza limitata sull’utensile.

Se un bisello piatto, ad es. un ferro da pialla, viene affilato più del necessario, non vi sono conseguenze. Ma se si eccede nell’affilatura di un punto su un tagliente ricurvo, il profilo del tagliente si deforma e bisogna ripetere l’affilatura. Lo stesso accade per gli utensili con profilo a V – l’affilatura eccessiva di un bisello laterale rende necessaria una nuova affilatura dell’intero tagliente.

Innanzitutto è necessario capire se è veramente necessario affilare l’utensile, o se è sufficiente levigarlo. La questione è di particolare importanza quando si lavora con utensili piccoli e delicati che presentano un angolo di taglio ridotto. In questi utensili, un’affilatura appena troppo pronunciata su una zona limitata produce un incavo profondo o una scanalatura sul profilo del tagliente.

Di conseguenza, il consiglio fondamentale relativo agli utensili piccoli e delicati che hanno perso il filo è quello di non affilarli, ma levigarli su una mola da banco o su un disco rotante per levigatura. Tuttavia, l’affilatura/arrotatura su una mola è necessaria nei seguenti casi:

  • Il tagliente è talmente smussato che la sola levigatura non è sufficiente.
  • Si desidera modificare il profilo del tagliente, ad es. l’angolo di taglio piatto.
  • Si desidera modificare l’angolazione di taglio.
  • Il tagliente è danneggiato.
                                  

    Il processo di affilatura

    È possibile effettuare l’affilatura del bisello a mano libera su una pietra arenaria da banco o con l’aiuto di dispositivi su una mola. L’utilizzo di dispositivi rende il lavoro più semplice e consente di ottenere risultati migliori, dato che permette di concentrarsi sul punto in cui il tagliente poggia sul disco di affilatura senza la necessità di prestare attenzione all’angolo di taglio e alla posizione dell’utensile, che vengono controllati dal dispositivo.

    Prima di iniziare l’affilatura vera e propria, molare il tagliente fino a ottenere il profilo corretto. Visto di lato, il tagliente deve apparire come una linea retta, come illustrato nella figura qui di seguito che mostra l’angolo di taglio piatto.

    Il tagliente in questo momento è smussato, come dimostra il fatto che riflette la luce. La luce dovrebbe essere riflessa lungo l’intero tagliente. Il tagliente smussato viene denominato linea di luce e serve come guida per l’affilatura. Osservando da vicino la linea di luce, è sufficiente lavorare sulle zone di maggiore spessore per ottenere un tagliente perfettamente affilato. L’affilatura va interrotta non appena la linea di luce scompare.

    È importante disporre di una buona illuminazione per qualsiasi operazione di affilatura e levigatura, ma diventa essenziale quando si esegue l’affilatura di sgorbie da intaglio e utensili con profilo a V, dato che la linea di luce deve risultare chiaramente visibile.

    Le sgorbie da intaglio e gli utensili con profilo a V presentano biselli laterali, che risultano più o meno inclinati in avanti quando il bisello si trova piatto sul legno. L’inclinazione viene descritta come l’angolo di taglio piatto, (γ). Da questo angolo dipende la qualità di taglio nel legno. Affinché i biselli laterali e la parte centrale del tagliente lavorino nel modo migliore e producano un taglio netto nel legno, l’angolo deve risultare di circa 20°. Questo suggerimento è valido per qualsiasi angolo di taglio.

    Importante L’affilatura a secco di utensili per intaglio su molatrici ad alta velocità e molatrici a nastro è assolutamente sconsigliata! Con queste macchine l’affilatura risulta troppo aggressiva, il che rende impossibile il controllo dell’operazione, e il calore sviluppato fa perdere la tempra all’acciaio sottile.

    Levigatura degli utensili per intagliare il legno

    Dopo l’affilatura, il bisello viene levigato per ottenere la superficie più sottile possibile. Inoltre, è necessario levigare anche la bava che permane nella scanalatura (all’interno). È possibile eseguire la levigatura della faccia esterna a mano libera per mezzo di una molatrice da banco a grana fine oppure con l’aiuto di dispositivi applicati ad un disco rotante di feltro o ad un disco in cuoio, e quella della faccia interna a mano libera con una mola in ceramica o su di un disco di levigatura profilato.

    La levigatura è estremamente importante, dato che una superficie più fine sul bisello e nella scanalatura rende l’utensile più efficace nel taglio e consente un’affilatura più duratura. Inoltre, con un utensile perfettamente levigato, la superficie di taglio sul legno risulterà più omogenea.

    Anche l’utilizzo di dispositivi per la levigatura offre dei vantaggi. Si ha la possibilità di lavorare con un angolo di levigatura uguale all’angolo di affilatura e il tagliente è soggetto alla stessa identica sequenza di movimenti verso il disco di levigatura subiti durante l’affilatura. Inoltre, è possibile eseguire dei tagli di prova nel legno quindi, se necessario, riprendere la levigatura esattamente nella stessa posizione dell’utensile rispetto al disco.

    Smussatura della punta

    I dischi in cuoio per levigatura Tormek funzionano nello stesso modo di una coramella in cuoio incollata su di un pezzo di legno. Se si osserva il tagliente al microscopio, si noterà che la punta estrema del tagliente è leggermente arrotondata, dato che il disco in cuoio non presenta la stessa durezza della pietra. Tuttavia, quando si utilizza un dispositivo, l’arrotondamento è trascurabile e non produce effetti negativi sulla capacità di taglio dell’utensile. In realtà è probabile che questo microscopico arrotondamento rinforzi la punta estrema, molto sensibile, del tagliente.

    Teoricamente, la punta di un tagliente levigata per mezzo di una mola da banco dura e piatta risulta più affilata. Però, ciò è vero soltanto prima di cominciare a utilizzare l’utensile. Infatti, non appena il tagliente penetra nel legno, sarà intaccato dalle fibre e acquisterà un arrotondamento microscopico o addirittura si curverà. Ciò è dovuto al fatto che in questi utensili, che presentano angoli di taglio stretti, talvolta di soli 20°, la punta esterna è estremamente sensibile. Ciò che nella pratica determina la qualità di affilatura del tagliente e la sua resistenza nel tempo è il modo in cui l’utensile funziona dopo un paio di tagli nel legno.

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