Turboplane arbortech
Turboplane arbortech

L’australiana Arbortech www.arbortech.com.au è da tempo specializzata nella produzione di accessori da applicare alle smerigliatrici angolari così da trasfor-marle in strumenti per la lavorazione del legno. Recentemente il suo già nutrito catalogo si è arricchito di un nuovo dispositivo: il Turboplane. Come il nome fa intuire si tratta di un disco (adattabile alle smerigliatrici da 100 e 115mm) che svolge un’azione simile ad una pialla. Il prodotto è confezionato nel classico bli-ster sulla cui parte cartonata sono ripor-tate le istruzioni per l’uso in sicurezza e la manutenzione. Insieme al disco viene fornito un adattatore per gli alberi, più piccoli, delle smerigliatrici da 100mm. Per i modelli da 115 l’ingaggio avviene direttamente. L’utensile è composto da due parti: un disco metallico, che ha la funzione di supporto, e tre lame in carburo di tungsteno saldate su di esso. I taglienti sono larghi circa due centimetri ed hanno una forma semiellittica che consente l’azione di taglio sia sulla faccia del disco sia sul perimetro esterno. Gli usi a cui è destinato il Turboplane sono i più diversi. Prevalgono comun-que la scultura, la lavorazione di forme medio grandi e la sgrossatura. Nel sito del produttore e su youtube sono pre-senti diversi video che illustrano i molte-plici usi di questo dispositivo. Le prove da noi effettuate hanno evidenziato una maneggevolezza inaspettata considerato il peso del disco che è di ben duecen-to grammi. Il funzionamento si basa sul principio della pialla. Le tre lame spor-gono dal corpo dell’utensile di circa un paio di millimetri. La sagoma del disco, della stessa forma dei taglienti, funge da limitatore di taglio e riduce al massimo il rischio di impuntamenti e contraccolpi. L’ampia feritoia posta anteriormente alla lama consente un ottimale scarico del truciolo. Sia che si lavori su legni stagionati o freschi. La spessa e resisten-te verniciatura che ricopre integralmente il disco limita l’adesione di resine e colle prevenendo fenomeni di occlusione e ossidazione. Il taglio, sebbene sia molto veloce e aggressivo, risulta essere pulito sia sul legno di filo che su quello di testa. In quest’ultimo caso è tuttavia neces-sario effettuare passate più leggere per evitare strappi o vibrazioni eccessive. La durata dell’affilatura, complice l’estrema durezza del carburo di tungsteno sem-bra essere molto buona. La sensazione, dopo circa due ore di uso su legno di noce molto stagionate e nonostante un fortuito incontro con un paio di chiodi da 1,5mm, è che la capacità di taglio non sia affatto diminuita. Ad ogni modo le lame possono essere riaffilate con una lima diamantata.

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