MICRO SET DA TORNITURA AXMINSTER
MICRO SET DA TORNITURA AXMINSTER

Il mondo della tornitura è forse tra i più ricchi di accessori e attrezzature specifiche e questo set, composto da un manico su cui si innestano sei lame differenti, a prima vista può sembrare più un esperimento che non un attrezzo di quelli che si sfruttano a pieno. A dire il vero l’idea di dover smontare e rimontare l’utensile ogni volta che si cambia lavorazione non è che ci convincesse più di tanto all’inizio delle nostre prove. Messi da parte gli scetticismi l’abbiamo comunque testato realizzando una miniatura con l’intenzione di puntare al virtuosismo. Capirete alla fine dell’articolo il perchè.

LO STRUMENTO E LA SUA PREPARAZIONE.


Come avrete visto nella precedente fotografia il set è composto da un manico in acciaio inox pieno (500 e più grammi di peso!) entro il quale, bloccandoli con due grani di serraggio, si innestano i vari utensili in HSS. Le dimensioni generali denunciano immediatamente la scala ridotta delle lavorazioni eseguibili; siamo chiaramente nel campo della miniatura, del modellismo o della tornitura di penne. La sgorbia ha infatti un diametro di 6,5mm mentre tutti gli altri strumenti sono ricavati da barrette 6x4mm. Ogni tagliente ha avuto la necessità di essere riaffilato.

Dei sei utensili compresi nel set solo due sono effettivamente dedicati alla sagomatura: una sgorbia a profilare ed uno scalpello obliquo. Tutti gli altri rientrano nella famiglia dei raschi; strumenti molto usati nelle operazioni di scavo o di lavorazione di materiali sintetici come, ad esempio, le barrette in acrilico molto apprezzate per le penne.
La sgorbia a profilare, come sempre accade con questo tipo di strumento, ha richiesto una sostanziale modifica del profilo che, da piatto, è stato trasformato (come si dice nel gergo dei tornitori) “ad unghia”. Si usa il classico pendolino con le medesime impostazioni dei modelli più grandi.
                                                                      

Anche i raschi sono stati riaffilati (copiando l’angolo originale di circa 80°) e leggermente modificati. In particolare sono state spianate le facce superiori su una pietra diamantata (così da avere un filo più netto) e sono stati eliminati gli spigoli dai bordi inferiori (si noti il  ordino chiaro nella seconda fotografia). Questa seconda lavorazione agevola la tecnica del cosidetto shear scraping illustrato più in basso.

L'USO COMMENTATO.

Il multiutensile è stato messo alla prova su un tronchetto di corniolo ben stagionato da circa 50mm di diametro. Si tratta di un legno molto duro, quasi equiparabile al bosso. Non avremmo potuto scegliere materiali diversi dal momento che l’intenzione era quella di lavorare al limite. Seguite questo piccolo reportage sulla tornitura di un calice ultrasottile, troverete nelle didascalie i commenti al comportamento dei vari utensili impiegati.
  Lo scalpello obliquo è stato impiegato nella realizzazione della presa mandrino partendo direttamente dal taglio grezzo e si è dimostrato affidabile e tagliente. Cosa che fa presagire un analogo comportamento su elementi di dettaglio e legno già cilindrato.
                         

                                       

                                        

Nei successivi 10 minuti il lavoro è stato completato. Questa fotografia, che mostra lo spessore della coppa, rende giustizia al manico in metallo che all’inizio, con il suo notevole peso, poteva sembrare poco adatto alla miniatura. In realtà la sostanza offerta dai suoi 500 grammi conferisce stabilità alle operazioni di rifinitura.

Terminata la coppa è stato di nuovo il turno della sgorbia a pro filare. Il materiale da eliminare, come si vede, è molto. Avvicinando il poggiautensili al massimo è stato possibile procedere con passaggi più aggressivi azzerando quasi del tutto le vibrazioni dovute al forte sbraccio.
 

Il minicalice appena terminato nelle due versioni intero e al 5 0%. La seconda immagine, dato che di virtuosismo parlavamo all’ inizio di questa prova, testimonia non solo la nostra buona volontà (e l’allenamento) ma anche l’affidabilità dello strumento testato.

CONCLUSIONI.

È fondamentale per un tornitore possedere un micro set da tornitura? Non siamo noi a poterlo dire. Però, se proprio dovesse essere necessario, quello proposto da AXMINSTER e Ferramenta Trifiletti è valido. Inoltre può essere ampliato con altri strumenti ed essere dotato di un secondo manico per l’utensile che si usa maggiormente. Ricordiamo infine agli amanti delle personalizzazioni che gli utensili sono interamente temprati ed hanno una seconda estremità vergine da modificare a piacimento. (editoriale LegnoLab)

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